mercoledì 23 novembre 2011

Riduzione acconti Irpef di fine novembre dal 99% all'82%: un taglio di oltre il 28% sull'importo della seconda rata


ll decreto del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Monti, dà il via libera alla riduzione effettiva del 28,6195% della seconda rata dell'acconto Irpef di quest'anno, in scadenza mercoledì della settimana prossima, 30 novembre.
Prima e seconda rata  
La prima rata è stata versata lo scorso 6 luglio e doveva essere pari al 40% del 99% dell'Irpef dovuta per il 2010, indicata nel rigo RN33 di Unico 2011 PF (denominato «differenza»). È stato pagato, quindi, come acconto dell'Irpef 2011, il 39,6% dell'intera Irpef che è stata versata per il 2010.
La seconda rata dell'acconto scade il prossimo 30 novembre e sarebbe pari al 60% del 99% (cioè il 59,4%) dell'Irpef che è stata pagata per il 2010. La sua misura, però, può essere ridotta, in quanto nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso è stato deciso, con un apposito decreto in corso di pubblicazione, di ridurre l'intero acconto Irpef 2011 dal 99% all'82% dell'Irpef dovuta per il 2010 (riduzione di «17 punti percentuali»). Pertanto, considerando che a luglio 2011 è già stato versato il 39,6% dell'intera Irpef 2010, la seconda rata dell'acconto sarà pari al 42,4% della stessa dell'Irpef 2010 (82% - 39,6%).
Come ridurre gli importi
I contribuenti che hanno già ricevuto la delega di pagamento (modello F24) dal proprio commercialista o consulente, quindi, potranno ridurre l'importo della seconda rata dell'acconto Irpef 2011, indicato con il codice tributo 4034, del 28,6195% (17% diviso 59,4%), effettuando il

venerdì 4 novembre 2011

LO STATUTO DELLE MICRO, PICCOLE E MEDIE IMPRESE, APPROVATO ALL'UNANIMITA' DALLA CAMERA E' LEGGE.

Lo Statuto delle imprese ha il suo testo definitivo. La scorsa settimana il documento stato approvato all'unanimità dal Senato e a breve approderà alla Camera dove c' accordo tra i parlamentari perché non venga più toccato. Salvo sorprese, dunque, il testo della legge coincider con quello licenziato dal Senato.
L'accelerazione, voluta dal ministro Paolo Romani e sostenuta in modo bipartisan dalle forze politiche ha dato i suoi frutti. Depauperato da articoli che avrebbero potuto dare vero respiro alle imprese italiane primo fra tutti quello delle compensazioni tra debiti e crediti con la Pubblica amministrazione lo Statuto rappresenta infatti uno beneficio importante e in molti casi di immediata efficacia per gli imprenditori.
Innanzitutto sul fronte della semplificazione. Quando la legge entrerà in vigore, infatti, lo Stato, le regioni, gli enti locali e gli enti pubblici saranno tenuti a valutare l'impatto delle iniziative........


il testo definitivo
http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/SoleOnLine5/_Oggetti_Correlati/Documenti/Norme%20e%20Tributi/2011/11/statuto-delle-imprese.pdf?uuid=1018e042-06b7-11e1-a7f5-9f63d98c1687

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